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Le spunte blu di verifica degli account diventano a pagamento anche su Facebook e Instagram

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Sarebbe imminente il lancio, almeno in Nuova Zelanda e Australia, di Meta Verified: un pacchetto in sottoscrizione di impostazioni di sicurezza che include anche il badge blu di verifica degli account Facebook e Instagram.

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Le spunte blu di verifica degli account diventano a pagamento anche su Facebook e Instagram
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In Rete «è importante sentire che la propria identità e i propri account siano al sicuro e che le persone con cui si interagisce siano veramente chi dicono di essere»1, scrive il team di Zuckerberg in un post sul blog aziendale che annuncia ufficialmente l’arrivo di Meta Verified.

La nuova impostazione renderà le spunte blu su Facebook e Instagram a pagamento e disponibili per tutti i profili, non solo per quelli di celebrità e personaggi pubblici. Nel «pacchetto in abbonamento» – come lo chiama la compagnia – saranno inclusi però altri plus: da una maggiore protezione dell’account alla disponibilità di un’assistenza dedicata, passando per più visibilità assicurata ai profili verificati.

Da dove viene l’idea di far pagare gli utenti per gli account verificati

Meta Verified sembra ispirata, in altre parole, alle tanto discusse spunte blu a pagamento introdotte su Twitter subito dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk, nello sforzo di trovare nuove voci in entrata per il bilancio della compagnia.

L’intento finale non sembra molto diverso dal garantire nuovi introiti in un periodo finanziariamente difficile per l’azienda di Zuckerberg come per il resto delle big tech: nell’ultimo trimestre del 2022 azioni e profitti di Meta sarebbero crollati2 anche per via di investimenti rivelatisi azzardati, come quelli nel metaverso.

La nuova feature trasforma, però, la semplice idea di un badge verificato che chiunque può acquistare pagando una certa cifra mensile in quella di una serie di strumenti capaci di «aumentare visibilità e reach» degli account e «di aiutare i creator a rafforzare la propria presenza e far crescere più velocemente la propria community» e per cui gli utenti siano effettivamente disposti a pagare.

Come funziona e quanto costa Meta Verified

Oltre al badge blu che tradizionalmente segnala i profili verificati, fin qui lo strumento che più ha attirato l’attenzione della stampa, nel pacchetto di Meta Verified sono inclusi anche:

  • il monitoraggio attivo dell’account contro i tentativi di impersonificazione e furto di identità;
  • un servizio di assistenza dedicato e a cui l’utente può rivolgersi per qualsiasi problema con il proprio profilo, certo di ottenere risposta da parte di un addetto in persona e non di un sistema automatico;
  • una maggiore visibilità garantita agli account verificati tra profili raccomandati e suggerimenti di amicizia, nei commenti ai post o quando altri utenti effettuano una ricerca.

La compagnia cita anche altre «impostazioni esclusive» che gli iscritti a Meta Verified potranno sfruttare per «esprimersi in un modo unico»: alcune testate di settore le hanno identificate3 in un set speciale di adesivi da utilizzare nelle storie e nei reel e in cento stelle di Facebook Stars con cui poter ricompensare i propri creator preferiti per i contenuti più graditi.

Il costo dell’abbonamento a Meta Verified sarà inizialmente di 11.99 dollari al mese per chi sottoscriverà il servizio dal web e di 14.99 dollari mensili, invece, per chi si abbonerà tramite app: un sovrappiù che – sottolineano le stesse testate – è dovuto alle commissioni che sia Google e sia Apple applicano sugli acquisti in-app.

Tra i requisiti necessari per ottenere le spunte blu a pagamento su Instagram e Facebook e gli altri plus di Meta Verified ci sono un’età minima di 18 anni e il possesso di un documento d’identità in corso di validità che riporti lo stesso nome e cognome scelto per i profili social e una foto da cui sia possibile riconoscere l’utente. La compagnia fa accenno, però, anche alla possibilità di tenere in considerazione lo storico delle attività dell’account, con ogni probabilità per evitare di verificare account fake o che ripetutamente hanno violato le linee guida delle piattaforme.

Al momento non è prevista la possibilità per aziende e account business di sottoscrivere Meta Verified.
Non ci saranno modifiche, però, per account e pagine che hanno già ottenuto in passato, secondo le vecchie regole, la spunta blu di profilo o pagina verificata.

Non è escluso, soprattutto, che in futuro l’offerta di Meta Verified possa cambiare o estendersi a comprendere un pubblico di destinatari più vasto e che includa «creator, business e l’intera community» di utenti Meta.
Come quello di molte altre novità social, anche il roll out di Meta Verified sarà del resto progressivo.

I due mercati scelti per testare la nuova funzione, prima di eventualmente renderla disponibile anche nel resto del mondo, sono Nuova Zelanda e Australia. Lo ha ribadito lo stesso Zuckerberg, la prima volta che ha parlato4 ufficialmente dell’imminente arrivo delle spunte blu a pagamento su Facebook e Instagram.

Già da tempo circolavano, infatti, voci5 riguardo alla possibilità che il badge per i profili verificati diventasse a pagamento anche sulle piattaforme di casa Meta. Qualcuno aveva rintracciato “tracce” della novità nel codice di Instagram e nelle pagine di supporto dedicate agli utenti. Questi indizi avevano finito per altro per alimentare quelle profezie, ormai di lungo corso, che vogliono Zuckerberg intenzionato a rendere a pagamento Instagram, Facebook e gli altri servizi di sua proprietà. Solo nei giorni scorsi, quando mancavano soprattutto «pochi giorni» al lancio in versione beta di Meta Verified, è arrivata la conferma ufficiale.

Per annunciare la novità Zuckerberg ha scelto, peraltro, un’altra new entry: i Meta Channels, dei veri e propri canali broadcast che utenti e creator possono sfruttare per parlare alle proprie community.

Note
  1. Meta
  2. CNBC
  3. The Verge
  4. Instagram/ Meta Channel
  5. TechCrunch

© RIPRODUZIONE RISERVATA È vietata la ripubblicazione integrale dei contenuti

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