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Il percorso di innovazione delle imprese nel settore manifatturiero

Settore manifatturiero tra innovazione e problematiche

Gli ostacoli che incontrano le imprese nel loro percorso di innovazione? Il settore manifatturiero risente di scarse competenze e della situazione economica internazionale

La digital manufacturing revolution research è un processo di digitalizzazione delle attività, delle procedure e dei prodotti nel settore manifatturiero, che fa da supporto alle piccole e medie imprese che hanno deciso di intraprendere un percorso di innovazione fondamentale per la loro sopravvivenza. È possibile allora affermare che negli ultimi anni sia iniziata la terza rivoluzione industriale? Quali sono i principali cambiamenti che hanno caratterizzato il mercato e l’intero settore manifatturiero?

SETTORE MANIFATTURIERO: I CAMBIAMENTI DEGLI ULTIMI ANNI

Secondo uno studio a cura del laboratorio RISE dell’Università di Brescia, condotto su scala nazionale nel corso del biennio 2014-2015 e presentato da Massimo Zanardini durante l’edizione 2015 di Smau Milano, l’introduzione di nuove tecnologie nelle piccole e medie imprese è stata capace di attuare una rivoluzione in ambito manifatturiero. In un contesto in cui la domanda è sempre più personalizzata è fondamentale rispondere alle esigenze specifiche del singolo cliente. Il mercato cambia i propri volumi, in calo e frammentati su una gamma di prodotti sempre più ampia; questa frammentazione del sistema manifatturiero impedisce una visione chiara e d’insieme dei mercati, della domanda e delle loro evoluzioni, costringendo gli investitori a interventi cauti. Ciò che i clienti cercano è l’unicità del prodotto ed è infatti possibile osservare sempre più spesso un netto rifiuto della standardizzazione, in favore di un prodotto sempre più personalizzato e con un’esperienza di acquisto sempre più orientata alla ricerca di una soluzione e non più alla ricerca del semplice prodotto.

«L’idea di fondo – afferma Massimo Zanardini nel corso di un’intervista ai nostri microfoni – è che le nuove tecnologie come la stampa 3D, la realtà aumentata e il social manifacturing possono portare a un’innovazione di prodotto, di processo e di modello di business. Quello che è emerso però dalla ricerca svolta nel biennio 2014-2015 su un campione di 100 aziende è che c’è una conoscenza molto limitata delle tecnologie indagate. Nonostante il 30% di esse stia svolgendo dei progetti di implementazione, gli ostacoli che stanno incontrando sono legati alle difficoltà nel reperire competenze specifiche, interne ed esterne, e difficoltà nella realizzazione degli investimenti e nel trovare partner tecnologici adeguati».

Le attenzioni che le aziende hanno da sempre rivolto al prodotto virano in direzione del mercato e la buona qualità del prodotto non è più un plus, ma un prerequisito di cui il consumatore non riesce a fare a meno.

IL settore manifatturiero e GLI ALTRI SETTORI INDUSTRIALI: ALCUNI DATI

Il giro d’affari del settore manifatturiero italiano, secondo uno studio condotto da Prometeia in collaborazione con Intesa San Paolo, risulta aumentato del 3.2% e la produzione in moderata espansione. I dati relativi all’analisi condotta nel 2018 riflettono però un risentimento nell’ambito del contesto operativo, poiché risultano calati gli investimenti in macchinari, oltre a una generale riduzione del clima di fiducia, in negativo nell’ultimo trimestre 2018.

Il sentiment relativo a domanda e produzione deriva principalmente da preoccupazioni connesse sia all’economia nazionale, sia alle incognite dello scenario europeo (con i negoziati Brexit) e internazionale (con i negoziati Cina-Stati Uniti). L’improvvisa battuta di arresto per il settore manifatturiero arriva dopo un periodo di espansione e i valori dell’indice PMI scendono al di sotto dei 50. Il Purchase Managers Index (PMI) è un indice rilevato da IHS/Markit, che riflette la capacità di acquisizione nel settore manifatturiero e dei servizi, utile ai mercati e alla Banca Centrale Europea per capire l’andamento dei comparti. Il valore 50 si pone come spartiacque fra la contrazione del settore e la sua espansione.

IHS Markit Eurozone Manufacturing PMI

IHS Markit Eurozone Manufacturing PMI – Fonte TradingEconomics.com

 

 

 

 

 

 

 

 

In questo contesto, a fare da traino al manifatturiero italiano sono i mercati esteri che, con un +4,4% degli ordinativi, testimoniano un maggiore dinamismo a fronte di quelli nazionali che si assestano intorno al + 1,5%.

Elettronica, farmaceutica e meccanica sono i settori che rappresentano i best performer del 2018, mentre il settore dell’automotive è quello che, in Italia così come in Europa, ha registrato un progressivo calo degli indici di produzione industriale come effetto dell’introduzione di nuove procedure di omologazione dei veicoli, del progressivo esaurirsi della componente dei durevoli negli acquisti delle famiglie e del processo di transizione verso le motorizzazioni ibride.

Il risentimento dell’automotive ha avuto delle ripercussioni anche negli altri settori della filiera, come quelli della produzione delle componenti plastiche, chimiche e metalliche. Queste ultime sono riuscite comunque a mantenersi in crescita, così come il settore elettrotecnico.

Analisi dei Settori Industriali febbraio 2019

Analisi dei Settori Industriali febbraio 2019. Fonte: Prometeia

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